Osteopatia Dinamica Evolutiva:
l’energia
La fisica della Vita
Alla base della materia vivente ci sono campi di forze elettromagnetiche che uniscono atomi e molecole: la Vita non sarebbe possibile senza il magnetismo – come affermò il fisico Werner Heinsenberg.
Per la biofisica e la medicina quantistica qualunque molecola o cellula ha una natura ondulatoria e possiede una sua frequenza naturale con cui interagisce con altre molecole o cellule aventi la stessa frequenza, per mezzo di oscillazioni. Il campo elettromagnetico coerente dell’essere umano si affianca così ai sistemi anatomico-morfologici e assume un ruolo cruciale: tale campo magnetico coerente dirige, coordina e sincronizza il funzionamento di organi e strutture dal grembo materno per tutta la vita, garantendo la correlazione di tutti i processi biochimici dell’organismo.
Un sistema vivente è un sistema coerente in quanto tutte le sue componenti, dalla più piccola alla più grande, sono entità quantistiche che fluttuano e, in quanto tali, possono mettersi in fase, ossia oscillare allo stesso ritmo. In quest’ottica la malattia può essere vista come una perturbazione del campo magnetico coerente della persona. Prima di manifestarsi in sintomi corporei, la patologia insorgerebbe come un disturbo del campo elettromagnetico dell’uomo: l’emissione di oscillazioni anomale, o meglio “ammalate”, disturbano gli stati di equilibrio dinamico-fisiologici dell’organismo e se l’equilibrio non viene ripristinato, l’intero organismo si ammala.
Il campo energetico umano e la Matrice della Vita
L’energia alla base della Vita è direttamente connessa con la frequenza ed è portatrice di informazioni: tali informazioni frequenziali emesse dalla materia sono fluttuazioni di energia. Il campo elettromagnetico coerente del sistema mente-corpo può intendersi come un campo “energetico” individuale, costituito da onde elettromagnetiche ultradeboli, in costante evoluzione.
Per l’osteopatia biodinamica questo campo energetico è il corpo fluidico funzionale: ogni trauma fisico ed emotivo viene registrato nella materia e porta all’emissione alterata di fluttuazioni di energia. Il sistema mente-corpo è un tale sistema informazionale complesso per cui tutto ciò che lo impatta modifica l’emissione energetica di ogni atomo, cellula, tessuto, organo, apparato e organismo intero, fino a cambiare la frequenza energetica dell’intera persona.
Il presupposto di partenza della biodinamica è che l’essere umano è parte del Tutto e ne è idealmente permeato: tutto ciò che esiste è da intendersi come un punto di correlazione di una rete dinamica ininterrotta e interconnessa di eventi, moti, reazioni ed energie. Tale rete dinamica è la Matrice della Vita, in cui tutto è connesso e in ogni punto c’è l’immagine e l’informazione del Tutto. Pertanto, ogni aspetto dell’universo, sia esso un sistema vivente o un sistema non vivente, si esprime come manifestazione vibrazionale ed energetica che contiene e riceve informazioni. L’osteopatia biodinamica lavora sul corpo fluidico del paziente inteso come sistema mente-corpo che emette e riceve energia in uno scambio interrelazionale costante con se stesso, gli altri e il Tutto di cui è parte.
Gli occhi, il miglioramento della visione e l’ODE
Un sistema visivo in salute, in assenza di problematiche occlusali, può essere sinonimo di un buon funzionamento cranico e tendenzialmente di un buon assetto posturale. Gli occhi sono in relazione dinamica con la scatola cranica e le sue ossa, ma anche con l’intera colonna vertebrale. È importante che i due occhi lavorino bene insieme, ossia abbiano un buon allineamento visivo, convergano in maniera adeguata e funzionino allo stesso modo in termini di quantità di vista, rapidità ed efficienza.
Tra le molteplici figure professionali di riferimento per gli occhi ci sono l’oculista e l’optometrista. Il primo valuta, cura e preserva la salute oculare fino a prescrivere eventualmente l’uso degli occhiali per vedere meglio. Il secondo prende in considerazione l’efficienza del sistema visivo, il potenziamento delle funzioni visive inadeguate e conseguentemente il miglioramento della funzione visiva in relazione al sistema posturale: sistema visivo e sistema posturale sono strettamente correlati e si possono influenzare reciprocamente. Quando, infatti, le abilità visive di uno o entrambi gli occhi sono insufficienti, l’intero sistema posturale può adattarsi in chiave disfunzionale. Diventa allora necessario intraprendere un percorso per risolvere il problema visivo del paziente: mediante un potenziamento funzionale della visione in relazione all’assetto posturale è possibile riequilibrare l’organizzazione corporea complessiva.
L’osteopata esperto in ODE e l’optometrista lavorano insieme per stabilire quando e come intervenire. In alcune situazioni il sistema visivo può essere vittima di un malfunzionamento cranico e/o di una malocclusione, che potrebbe determinare problemi sulla coordinazione binoculare o sulla convergenza. In questi casi sarà opportuno procedere con la rieducazione funzionale della bocca e dell’intera postura al fine di migliorare anche la funzione visiva.
In altri casi un problema inerente la funzione visiva – quale può essere un occhiale centrato male, un utilizzo sbagliato dei propri occhi, un problema accomodativo o un deficit oculomotorio – potrebbe ripercuotersi negativamente sul tono posturale, generando fastidiose conseguenze come cervicalgie, vertigini e dolori muscolari.
I trattamenti di ODE sono complementari alle terapie che prevedono la rieducazione funzionale della bocca e/o il potenziamento delle funzioni visive inadeguate, in quanto consentono di integrare i nuovi input propriocettivi negli schemi comportamentali e caratteriali individuali, permettendo così l’evoluzione dell’intera persona.